Il demansionamento degli infermieri si verifica quando un professionista viene assegnato a mansioni inferiori rispetto a quelle per cui è qualificato e per cui è stato assunto. Questo fenomeno può essere problematico sia dal punto di vista legale che professionale, in quanto può incidere sul benessere lavorativo, sulla motivazione e sulla qualità dell’assistenza sanitaria.
Cause del demansionamento
Il demansionamento degli infermieri può avvenire per diverse ragioni, tra cui:
- Riorganizzazione aziendale: In alcuni casi, a causa di riduzioni di personale o riorganizzazioni interne delle strutture sanitarie, gli infermieri possono essere assegnati a compiti che non corrispondono alle loro qualifiche professionali.
- Mancanza di posti o ruoli specifici: In ospedali o strutture con difficoltà a gestire il personale, può succedere che gli infermieri vengano impiegati in ruoli che non richiedono il livello di competenza per cui sono stati assunti.
- Mancanza di opportunità di carriera o di avanzamento professionale: A volte, gli infermieri, pur essendo qualificati per ruoli più complessi o specializzati, non trovano posizioni adatte e sono quindi relegati a mansioni di livello inferiore.
Conseguenze legali del demansionamento
Il demansionamento è considerato una violazione dei diritti del lavoratore, e può essere contestato legalmente. Secondo la legislazione italiana, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore sanitario regola le mansioni degli infermieri, stabilendo che le funzioni assegnate devono essere coerenti con il titolo di studio e la qualifica professionale.
Se un infermiere viene demansionato senza una giustificazione valida, potrebbe avere il diritto di:
- Reclamare il risarcimento danni per la perdita di opportunità professionali e per la violazione dei propri diritti contrattuali.
- Richiedere il ripristino della posizione lavorativa adeguata alla propria qualifica.
Il risarcimento del danno per demansionamento può essere richiesto se un infermiere viene ingiustamente assegnato a mansioni inferiori rispetto alla sua qualifica professionale. Il risarcimento mira a compensare i danni economici, morali e professionali causati dal demansionamento, che può comportare una perdita di opportunità di carriera, un danno alla reputazione professionale e una riduzione del reddito.
Tipologie di danno da demansionamento
- Danno patrimoniale: È il danno economico diretto subito dal lavoratore a causa del demansionamento. Ad esempio, se un infermiere viene demansionato e di conseguenza gli viene ridotto il compenso per la sua posizione, il danno patrimoniale riguarda la perdita economica derivante dal minore stipendio percepito.
- Danno non patrimoniale: È il danno morale, psicologico e professionale subito dal lavoratore, che può includere la perdita di autostima, frustrazione, ansia e stress, nonché la demotivazione. Questi danni sono più difficili da quantificare, ma sono altrettanto rilevanti.
- Danno da perdita di opportunità professionali: Il demansionamento può anche comportare la perdita di opportunità di carriera o di avanzamento, che possono danneggiare la progressione professionale dell’infermiere e influire negativamente sulla sua carriera a lungo termine.
Procedura per richiedere il risarcimento
- Verifica della violazione contrattuale: Per poter chiedere il risarcimento del danno, l’infermiere deve prima verificare che il demansionamento sia effettivamente ingiustificato. Se la mansione assegnata non è congruente con la qualifica e le competenze dell’infermiere, si può parlare di violazione del contratto di lavoro.
- Inizio della causa legale: Se non si raggiunge una soluzione soddisfacente tramite mediazione o trattative, l’infermiere può decidere di intraprendere una causa legale. Questo comporta il ricorso al Tribunale del lavoro, in cui sarà necessario dimostrare che il demansionamento è ingiustificato e che ha causato danni patrimoniali o non patrimoniali.
- Prove del danno: L’infermiere dovrà raccogliere prove per sostenere la sua richiesta di risarcimento. Queste prove possono includere:
- Il contratto di lavoro che descrive le mansioni originali.
- La prova testimoniale dei colleghi di reparto.
- Comunicazioni scritte con il datore di lavoro.
- Documentazione che dimostra la perdita di stipendio o di opportunità professionali.
- Eventuali certificazioni mediche per provare danni psicologici o emotivi derivanti dal demansionamento.
Risarcimento richiesto
Il risarcimento che può essere richiesto dipende dalla natura e dall’entità del danno subito. Se l’infermiere ha subito una riduzione salariale, può chiedere il pagamento delle differenze di stipendio dovute. Per i danni morali o psicologici, il risarcimento può essere più difficile da quantificare, ma è possibile chiedere un risarcimento per il danno non patrimoniale, che dipende dalle circostanze individuali.
In generale, il risarcimento del danno può includere:
- Recupero delle retribuzioni perdute a causa del demansionamento.
- Compensazione per danno morale e psicologico.
- Eventuali danni derivanti dalla perdita di opportunità di carriera.
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